Vi ricordate di Riccardo Nervo?
Lo avevamo conosciuto a Paratissima, era venuto a trovarci per un’intervista sulla propria arte, dopodiché i suoi occhi (protagonisti delle opere che ci ha regalato) non hanno mai smesso di osservarci dai muri della nostra redazione… e noi non abbiamo smesso di seguirlo su Facebook. dove, qualche giorno fa, ha lanciato una sfida.
Una sfida virale, tra arte e social.
Progetto A4 parte e si presenta così, con una semplice immagine postata sul profilo Facebook.
“Potete acquistare un disegno originale alle seguenti condizioni:
– decidete voi il prezzo
– decido io cosa spedire”
Ci siamo subito innamorati di questa operazione (e molti insieme a noi), che funziona a distanza, via posta, ma che avvicina “l’acquirente” – che si sente spettatore, osservatore, appassionato o “sfidante” – e l’artista, in un nuovo rapporto di fiducia, attesa, curiosità e condivisione. Di empatia solo superficialmente “anonima”.
Ci spiega Riccardo: “Qualcuno probabilmente desidera partecipare al progetto, ma ha dubbi sul valore monetario da dare all’arte, soprattutto se ad occhi chiusi. Siamo abituati al fatto che ogni cosa ha un prezzo, poi valutiamo se possiamo permettercela. Qui no. Qui cerco condivisione. Cerco persone che si prendano la briga di mettere X euro in una busta e attendere. Desidero, prima di tutto, vedere persone coinvolte, che abbiano ancora voglia di stupirsi invece di tirare fuori, anonimamente, la carta di credito. Progetto A4 non è un gioco: è un’operazione artistica, che i soldi aiutano a tenere viva.”
Alla sfida si aggiunge l’elemento rituale. Quello di un rito semplice, quotidiano fino a poco tempo fa, un’abitudine ormai persa. E il rito, quando accolto, quando vissuto, ci fa entrare subito in un’altra dimensione. “Qui la sfida ha bisogno di più coraggio. Dell’accettazione di un ‘rituale’. Già prendersi la briga di spedire una lettera e attendere l’invio frena molti, in più dare un valore ‘al buio’ non è cosa semplice lo capisco. Ma è questo il bello, ora vediamo come Progetto A4 evolve. “
Infatti Progetto A4, precisa Riccardo, “ha molte chiavi di lettura e sfaccettature. E’ (nel mio stile) una feroce critica del sistema del tutto-ha-un-prezzo, è una sfida a rendere attive e partecipi le persone, alla capacità di accettare ritmi e rituali a cui non siamo più abituati”.
Intanto, il nostro collega Franco ha già comprato due cornici per un’inaspettata doppia opera, mentre in ufficio si stanno preparando altri invii!
Se desiderate rispondere alla sfida di Riccardo, potete contattarlo via facebook o e.mail [email protected] e riceverete le istruzioni per partecipare alla sfida.
Scriveteci le vostre impressioni sul progetto e, se parteciperete, inviateci una foto del disegno che riceverete.
Intanto salutiamo Riccardo, e lo ringraziamo come sempre per la disponibilità… a stimolarci e lanciare sfide!
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