Artissima, Paratissima, The Others: questo fine settimana a Torino l’arte contemporanea è protagonista!
Anche noi di Hub09 celebriamo questi giorni all’insegna dell’arte presentatovi in anteprima l’installazione di Luca De March ( vi avevamo parlato delle sue opere pop qui) che troverete da questa mattina in Piazzale Valdo Fusi a Torino.
Un’opera in realtà slegata dalle manifestazioni artistiche di questi giorni in città e che l’artista ha sviluppato in maniera indipendente.
Luca spiega così il concept ” In un mondo sempre più inquinato da tensioni di ogni tipo, in cui le semplici incomprensioni sfociano in conflitti, chi vive seguendo ideali di libertà e rispetto può facilmente essere scambiato per un individuo libero, anticonformista e sovversivo. La fiducia nello Stato, nella società, nel prossimo è venuta meno, diventando il grosso cancro del mondo contemporaneo. Proprio come un cancro che si diffonde di cellula in cellula, la diffidenza, unita ad una buona dose di pessimismo, si trasmette da individuo a individuo.”
Per Luca c’è però una via d’uscita, più semplice di quanto si immagini, in grado di farci dimenticare pessimismo e farci ritrovare la fiducia. Basta fare una cosa: chiudere gli occhi e tornare a pensare come un bambino. Serve abbandonarsi a quei valori che solo i bambini riescono a portare avanti. Valori che si traducono in speranza, gioia, libertà, amore, amicizia. Valori insiti nell’uomo. Valori con cui tutti siamo nati e cresciuti. Valori che tutti abbiamo vissuto e che poi, chissà perchè, in qualche modo abbiamo abbandonato.
Ed ecco quindi apparire sul tetto un bambino: in bilico sopra un alto muro di mattoni, sta per saltare di sotto. A reggerlo, e a convincerlo che non si sfracellerà a terra, solo un mazzo di palloncini colorati. Su ciascun palloncino è stata dipinta una scritta: HOPE, HAPPINESS, LOVE, FREEDOM, FRIENDSHIP. Ogni palloncino va quindi a rappresentare uno di quei valori da cui è necessario ripartire. Questi valori, come i palloncini, volano nell’aria che ci circonda. I bambini, si sa, sono simbolo di purezza e dovranno fare i conti con il mondo che lasceremo.
“In questo caso” continua l’artista “Il bambino rappresenta ciascuno di noi adulti. Solo re-indossando i panni di un bambino, con la purezza e l’incoscienza che li contraddistingue, saremo in grado di avere il coraggio stare in bilico su un precipizio, certi che i valori universali (e in cui crediamo) ci sosterranno.Un gesto semplice, un gesto possibile, da cui nasce il titolo dell’opera “It’s Possible.”
Vi consigliamo nelle passeggiate di questi giorni in città, di alzare gli occhi al cielo, quando vi avvicinate a Piazzale Valdo Fusi: per un momento potrete ristabilire un contatto con il bambino che c’è in voi, e il mondo non vi sembrerà più così brutto!
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