Morte e sesso. Due tabù di cui ancora oggi, nell’anno del signore 2015, non è proprio così facile parlare, senza scadere in facilonerie, retorica, moralismo, oppure nel semplice rifiuto.
L’arma forse più potente per affrontare un pubblico diseducato e disabituato a riflettere su tematiche serie da un punto di vista mediatico, è l’ironia: se ad essa si associa una buona dose di creatività e di moderata genialità, il dado è tratto.
Stiamo parlando di due esempi di comunicazione tra i più virtuosi visti di recente, incentrati su tematiche socialmente sensibili.
Nel 2012 la McCann riceveva una commessa dalla Metro Train, l’azienda che gestisce la rete metropolitana di Melbourne. Obiettivo: sensibilizzare i passeggeri sui rischi del mancato rispetto delle norme di sicurezza all’interno delle stazioni. Ovvero: in casi estremi, la morte. Il lavoro dell’agenzia americana è un video animato superbamente spassoso in cui una serie di personaggi trova la morte nei modi più divertenti e allo stesso tempo efferati possibili. Ma tutto avviene con il sorriso sulle labbra, grazie anche ad una musichetta di accompagnamento semplicemente irresistibile, impossibile da non canticchiare sotto la doccia. Inutile dire che il video, una sorta di “Darwin Award” splatter in versione animata, ha spopolato, è diventato virale più o meno ovunque ed ha anche vinto una serie di premi, alcuni dei quali a Cannes.
Dai vagoni della metro agli organi genitali: decisamente più recente e – almeno per ora – non dello stesso successo la canzoncina corredata da video animato trasmessa qualche settimana fa da SVT, la tv pubblica svedese. Il video si chiama “Snoopen och Snippan” e parla affettuosamente dei due organi genitali. Dice che “la vagina è una cosa bella, anche in una vecchia signora”, invitando anche i più piccoli a scoprire il proprio corpo e ad accettare i suoi inevitabili cambiamenti. Anche qui un tema “delicato” trattato con un approccio leggero, scanzonato, volutamente infantile.
Siamo pronti per parlare con questa leggerezza dei nostri “tabù” sociali più intoccabili? Youtube aveva inizialmente censurato il video di SVT, rendendolo disponibile solo agli adulti, per poi renderlo pubblico su insistenza del canale svedese… . Forse c’è da fare ancora un po’ di strada.
E voi cosa ne pensate? Si tratta di due “colpi bassi” progettati ad hoc per dividere, generare discussioni ed ottenere visibilità oppure il futuro della comunicazione sociale è veramente questo?
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