Demonizzati da alcuni scrittori, guardati con sospetto da altri: quando si parla di social network e letteratura, non sono pochi a storcere il naso. L’accusa che viene mossa al web? L’eccessiva semplificazione, il rischio di perdere la profondità e l’analisi delle opere.
Eppure, a voler credere a Bruno Munari – che anche in campo editoriale ha avuto molto da dire – “complicare è facile, semplificare è difficile. Pochi sono capaci di farlo”. Come difficile è la rielaborazione, con nuovi linguaggi e strumenti, di contenuti che non perdano il loro orizzonte di senso.
In quest’ottica, anche le discussioni che nascono su Twitter sui libri e per i libri, possono essere vissuti come una sfida stimolante volta non solo al marketing delle case editrici, ma a un confronto e una condivisione che può nascere dal basso, ma mai “bassa”. Alcuni profili Twitter sono veri e propri caffè letterari e offrono uno sguardo nuovo ai lettori più accaniti.
Vi segnaliamo quelli che ci hanno incuriosito di più.
Se vi piace l’idea di poter incontrare almeno virtualmente alcuni autori, non perdetevi @Stoleggendo, un profilo che nasce dal progetto di Francesco Musolino di “lettura per incentivare la lettura”. L’idea è quella di lasciare l’account in mano a scrittori, giornalisti, editor e librai a citare e twittare, in prima persona, dai libri che amano. Ogni #readerguest, per lo spazio di diversi giorni, secondo un calendario in continuo aggiornamento, potrà dettare la sua linea personale al profilo perseguendo un obiettivo ambizioso riassunto così: Partire dal tweet e arrivare al libro; partire dal tweet e arrivare alla pagina; partire dal tweet e arrivare ai lettori.
Un grazie ai 1300 che mi stanno seguendo. In questi giorni mi trovate su @Stoleggendo come #readerguest. Ed è una settimana di poesia!
— Anna da Re (@soprabito) 13 Gennaio 2015
Dormono le cime de’ monti e le vallate intorno, i declivi e i burroni… Alcmane tradotto da Quasimodo Buonanotte dalla vs #readerguest
— Stoleggendo (@Stoleggendo) 14 Gennaio 2015
Un altro progetto interessante, che proprio attorno alla semplificazione ruota, è @fallabreve: un riassunto fatto spesso di ironia, da chi i libri li consuma, li vive e poi sa anche dissacrarli, come a volte accade con le cose che si amano, solo per amarle ancora di più. La sfida, in questo caso, è di farci stare tutto ma proprio tutto in 140 caratteri. Attenzione, spoiler!
Muoiono tutti, anche il suggeritore. Amleto di William Shakespeare #fallabreve
— Andrea Sartori (@AndreadelSarto7) 28 Gennaio 2014
Uno nessuno centomila – Pirandello ogni realtà è un inganno #fallabreve
— stefania stravato (@FannyStravato) 28 Gennaio 2014
Con una community molto più vasta, @TwLetteratura è un vero e proprio esperimento di social reading e riscrittura: followate e restate aggiornati per scoprire ogni giorno l’hashtag e l’opera di riferimento. Potrete dare il vostro contributo alla Twitteratura (e non mancheranno i tweet crossing)!
A guidare la riscrittura di #TwPinocchio/32 saranno i ragazzi dell’Istituto Marymount di Roma con @secondeprimaria. Pinocchi, seguiteli!
— TwLetteratura (@TwLetteratura) 11 Gennaio 2015
Per gestire l’account di @PinocchioTw su #TwPinocchio ci siamo ispirati al twitter guest di @StoLeggendo: vale, leggetelo 🙂
— TwLetteratura (@TwLetteratura) 10 Gennaio 2015
Chiudiamo con un profilo che farà felici tutti i nostalgici dei libri game: @wnd_go vi condurrà verso il finale scelto da voi (non sempre così lieto) dimostrando una volta di più che ognuno è artefice del proprio destino.
They’re here. Oh god! They’ve found you! Run: @wnd_run Hide: @wnd_hide
— A dreadful start (@wnd_go) 11 Gennaio 2015
Anche di quello letterario!
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