“Oh Signore… siamo diventati una razza di guardoni!”
Non si può parlare di voyeurismo metropolitano senza citare La finestra sul cortile di A. Hitchcock: ciò che James Stewart fotografa puntando l’obiettivo dentro le finestre dei vicini è documento o narrazione? Fantasia o desiderio di partecipare?
Dalla Los Angeles degli anni ’50 ci spostiamo alla Parigi contemporanea, con Paris Views della fotografa Gail Albert Halaban che ha sviluppato nella Ville Lumière un progetto artistico in progress fatto di vedute urbane “spiate”, di scorci intravisti dentro gli appartamenti di fronte.
Composizioni in cui le finestre sono bianche cornici sulla vita in movimento, schermi non virtuali, tableaux vivants nell’affresco urbano.
Riflessione e proiezione su ciò che ci attrae, Paris Views è un album di ritagli esistenziali, di omissioni suggerite. Uno sguardo intimo e distante.
Una contraddizione mediatica tra una realtà che scorre e la sua raffigurazione esterna.
Un’estetica scopofila che avvicina soggetto e oggetto, destinati altrimenti a non comunicare, separati da pochi metri di pareti domestiche.
Desideriamo ciò che vediamo. E viceversa.
Altre visioni dalla finestra qui.
Fonte: La boite verte.
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