Altro che “smacchiare il giaguaro” (o “cleaning the panther”, come diceva Winston Churchill).
Riccardo Solìs è uno che i grandi felini li decora. E con loro cani, uccelli, orsi, pesci combattenti, animali esotici.
L’illustratore messicano ha dato vita a un cantiere impossibile, immenso e suggestivo come le città di Italo Calvino e le macchine di Bruno Munari.
Animali come gargantuesche creature grezze (o sono gli uomini ad essere lillipuziani?) in fase di allestimento, ritratti nell’atto di essere sgrossati, assemblati, inondati di colore, ricoperti di striature, di derma e pelliccia.
Giocando con il mito della creazione, collocato tra I pilastri della Terra e l’operosità industriosa, Ricardo Solìs ci mostra con ironia che le grandi opere più necessarie sono appaltate da Madre Natura.
Altre costruzioni irreali qui.
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