“È il contatto fisico… il contatto ci manca talmente che ci schiantiamo contro gli altri solo per sentirne la presenza.”
Correva l’anno 2004: il regista Paul Haggis firmava Crash – contatto fisico, un emozionante film destinato a ricevere grande successo e 3 Oscar nelle categorie più ambite. Crash racconta le vite di alcune persone di Los Angeles, barricate nelle proprie esistenze e destinate paradossalmente ad entrare in comunicazione l’una con l’altra solo “grazie” ad una serie di incidenti stradali o di percorso, faccia a faccia frontali che mettono a nudo dinamiche, fragilità e sentimenti.
Come se lo scontro accidentale fosse un’occasione irripetibile, uno stato di grazia nella relazione, una sospensione della forma a favore della vita proprio nel momento in cui quest’ultima è fortemente minacciata.
Mistakes, lo spot che in questi giorni sta facendo milioni di visualizzazioni in rete, riesce a materializzare questa dimensione irreale in cui tutto può accadere, declinando lo spazio-tempo dentro coordinate umane ed emotive.
http://www.youtube.com/watch?v=bvLaTupw-hk
Come in altri progetti audiovisivi ospitati su queste pagine, i visual effects creano un ambiente filmico in cui il soggetto non è più artefice onnipotente, e si trova a galleggiare in un habitat dove non può determinare ciò che avviene ma solo sentire e prendere coscienza. Il percorso è segnato e reale, l’unica strada ancora tracciabile è interiore.
NZ Transport Agency fa centro nel sensibilizzare gli automobilisti neozelandesi (e non solo) sull’incoscienza del rischio dell’alta velocità al volante, sottovalutata dallo stato di confort che può proiettare il pilota in una sorta di distacco percettivo.
Il luogo letterario dell’ esistenza che scorre davanti agli occhi in soggettiva un attimo prima del grande salto viene sostituito da un’espressione di rimpianto per ciò che poteva essere vissuto diversamente. Passando da Io a Noi.