In una giornata triste, in una giorno dove il sole non fa capolino tra gli edifici, tutto quello che avremmo bisogno è un po’ di colore. Se aveste la fortuna di imbattervi in uno dei lavori dello street artist spagnolo Cuelli Mangui, l’iniezione di ottimismo sarebbe assicurata. Originario di Alicante, oggi vive in Cile, a Valparaiso: Hub09 l’ha incontrato via Skipe – purtroppo niente viaggio in Sudamerica – per farci raccontare meglio i suoi lavori, e i suoi prossimi impegni.
“Sono nato nel 1985 in una piccola città chiamata Orihuela, nella provincia di Alicante, a sud-est della penisola iberica. La mia famiglia racconta che fin da piccolo ho avuto sensibilità per il disegno, e la verità è che ho sempre disegnato”.
Nel 2004 Cuelli decide di studiare Belle Arti, e nello stesso anno inizia a dipingere sul serio, o almeno più frequentemente, finendo per far combaciare la sua passione con la sua vita lavorativa.
Le influenze nel suo lavoro sono tante: “Credo che qualsiasi artista sia influenzato da tutto ciò che lo circonda in generale, come notizie, eventi del passato, un semplice pensiero o l’attenta osservazione di un paesaggio.”
Nel caso di Cuelli le ispirazioni vanno dall’animazione e film alla pittura classica e contemporanea, attraverso il tatuaggio e l’illustrazione: artisti come Katsuhiro Otomo, Akira Kurosawa. “Amo l’artigianato dei popoli indigeni dell’America Latina, in particolare quelli del Centro America, ammiro Francesco Goya, Hieronymus Bosch… e molti altri”.
Cuelli ci spiega come è nato il suo amore per la street art: “Lo spettatore non ha filtri, al contrario di ciò che accade in luoghi come gallerie e musei; percepisce il messaggio che sia esperto o meno – in fondo, si cerca sempre di trarre una conclusione da ciò che si è visto. Penso che sia una delle cose più gratificanti dell’arte urbana. E per quello che riguarda il mio lavoro, penso che ci siano state tutte i tipi possibili di reazioni, e ciò mi rende felice. Mi piace che il mio lavoro non sia indifferente al pubblico.”
Noi abbiamo conosciuto Cuelli grazie a immagini postate su Facebook, senza mai incontrarci, e riusciamo a seguirlo anche se in questo momento si trova dall’altra parte del mondo. Qual è il suo rapporto con Facebook & co? “Cerco sempre di pensare positivo e, in questo caso, non voglio essere da meno, credo che le nuove tecnologie e i social network mi abbiano aiutato, con la possibilità di conoscere, e soprattutto di mantenere il contatto e il dialogo, con altri creatori e creativi. In questo momento, una persona può essere vedere i miei lavori agli antipodi e viceversa: lo trovo incredibile, come trovo incredibile la quantità di informazioni che possono essere scambiate pochi minuti. Le mie preferenze si indirizzano verso Flickr e Facebook, che utilizzo molto. In fondo senza le nuove tecnologie non potrei essere qui con te a chattare, né di comparire su Hubblog”.
Cuelli prima di salutarci ha consigliato alcuni street artist, conosciuti anche tramite i social : LAGUNA, LOLOFONICO, POTAJE, ESCIF.
Cuelli, prima di tornare a dipingere, vi invita a visitare i suoi profili, e ci lascia con il suo pensiero sull’arte nel mondo odierno: “La promozione della cultura libera è sempre necessaria per avere una società istruita”.
Noi speriamo di avervi colorato almeno un po’ la giornata, e continuate a tenere d’occhio Cuelli, chissà che con i suoi murales non arrivino anche sui muri della vostra città.
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